Johannes Gallensis Summa collationum, sive communiloquium,prima edizione carattere gotico, iniziali da due a quattro righe in rosso, rosso parafrasi, tratti iniziali e sottolineature, margini molto buoni con note a margine del manoscritto antico e copiosi piccoli segni di lettura per la lettura ad alta voce, oltre a intestazioni di soggetti tra cui “de ludo schacio exposius“, vitello stampato a secco contemporaneo su tavole di legno dalla legatoria della Kartause Marienburg ( Weddern, presso Duelmen, Vestfalia), 2 fermagli e resti di cinghie di cuoio, rinforzati e con risguardi nuovi, angoli sfregati, 4to (210 x 138 mm.), Colonia, Ulrich Zel, `{`c.1472`}`.
Generalmente considerata come la prima edizione, seguita da vicino da un’altra edizione di Colonia datata 1472, stampata da Arnold Ther Hoernen. Questo manuale per sacerdoti e predicatori si distingue soprattutto per essere il primo libro stampato a descrivere, anche se in termini morali/allegorici, il gioco degli scacchi. Pars 1, Distich 10, Caput 7 include l’esposizione che inizia “Mundus iste totus quoddam scaccarium est, cuius unus punctus est albus et alius niger“ (il mondo assomiglia a una scacchiera a scacchi bianchi e neri) e termina con l’avvertenza che se un l’uomo cade in peccato “in isto scaccio dyabolus dicit eschack“ (in questa partita a scacchi il diavolo dice Scacco). Le mosse dei vari pezzi sono descritte in termini simbolici: il Re può muoversi in tutte le direzioni perché la sua volontà è legge; il Cavaliere’ La mossa di S consiste in una mossa diritta e una di traverso, per illustrare i suoi legittimi poteri e le sue illecite estorsioni; il Vescovo si muove obliquamente «perché quasi ogni vescovo abusa del suo ufficio per cupidigia»; e il movimento della regina di un solo quadrato in diagonale (secondo le regole medievali, prima che il suo potere e la sua portata fossero notevolmente ampliati nel Rinascimento) “è solo obliquo, perché le donne sono così avide che non prenderanno nulla se non con la rapina e l’ingiustizia“ (HJR Murray, Storia degli scacchi, 1913, p.530).
È raro all’asta, con solo due copie (inclusa questa nel 2017) registrate dal 1906. ISTC elenca 6 copie in Nord America, ma nessuna delle quali ad Harvard, Yale, Morgan, Huntington, LC, Folger o Newberry.
Provenienza: Ampleforth Abbey (ex libris e timbro a inchiostro di fronte). Aggiudicato per 16 mila sterline all’asta Forum Auction di Londra il 26/01/2023