La tradizione scacchistica mongola risale a Tamerlano (1336 – 1405), fondatore della dinastia Mogol, durata fino al XIX secolo. I pezzi sono incisi singolarmente ispirandosi sempre alle culture locali, alle regioni di origine, quindi difficilmente identici. In genere il re è un capo locale, i cammelli a due gobbe (alfieri) sono tipici della regione Battriana, la regina può essere raffigurata come tigre o come leone, simbolo sacro, la Torre come carro, i pedoni spesso come animali domestici. Da Wiliams, Gareth, Scacchi, IdeaLibri. Vedi anche Pozzi, Rodolfo, Gli scacchi della Mongolia, I quaderni del Museo – 12 , Milano.
Gli scacchi sono stati introdotti in Mongolia dall’India nel XIV-XVI secolo d. C..