“Le serie cinesi sono state da alcuni definite scacchi del mondo per via del sostegno a forma di globo traforato, quasi a testimoniare che sul nostro pianeta non vi sia paese che non conosca questo gioco. Altri le hanno definite a perenne rappresentazione dell’origine cosmica del gioco stesso. Per lo studioso e il collezionista esse sono: scacchi cinesi di Canton.
Sebbene queste serie siano state lavorate per secoli in Cina, l’idea di usarle come sostegno di pezzi di scacchi venne agli intagliatori solamente verso la fine del Settecento. E’ da quel momento e nell’arco di circa centocinquant’anni, i pezzi così denominati, invariabilmente intagliati in avorio indiano, abitualmente con uno schieramento colorato di rosso, poiché verso la fine dell’Ottocento la raffinatezza della lavorazione andò declinando…” (Da Sanvito, Alesssandro  Figure di Scacchi, Mursia Editore). Nella mia collezione ci sono due di questi set, questo è quello con i pezzi più piccoli i pedoni raffiguranti dei guerrieri.
Questi pezzi erano destinati quasi esclusivamente all’export portati in Europa nel XIX sec. dalla British East India Company. I personaggi sono membri della corte cinese della dinastia Manchu.

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