CLOSE
Back To Top

1988, Enrico Baj

1988, Enrico Baj

Calenzano (FI) 1988 altezza media dei pezzi 75 cm. Legno e materiali vari

Scacchiera cm 272 x 272 composta da 64 caselle di cm 34 x 34; Pedana scacchiera cm 282 x 282 altezza cm 34. Provenienza: Roberta Cerini Baj moglie dell’artista. In collezione dal gennaio 2016

Enrico Baj nasce a Milano nel 1924 e muore a Vergiate (Varese) nel 2003. Fra i più importanti artisti italiani, oltre che saggista e polemista dalla verve esplosiva, ha attraversato la stagione degli anni Cinquanta e Sessanta accanto a Fontana, Manzoni, Klein, stringendo rapporti anche all’estero con il gruppo Cobra, Duchamp, gli esponenti del Nouveau Réalisme e i fautori della Patafisica. Nella sua città natale frequenta l’Accademia di Brera laureandosi poi in legge. L’opera Gli Scacchi di Baj sono un multiplo, ufficialmente con una tiratura di 30 esemplari  (in realtà ne sono stati realizzati 15) + cinque contraddistinti da numeri romani da I a V.

Per ulteriori particolari sul set e sulle sue esposizioni vedi la sezione dedicata a BAJ (clicca qui)

Italo Calvino

Gli scacchi di Baj sono stati esposti alle Scuderie del Quirinale (13 ottobre 2023 –  4 febbraio 2024) in occasione della mostra “Favoloso Calvino”, per i 100 anni della nascita dello scrittore (1923 – 1985). Lunga fu l’amicizia tra Enrico Baj e Italo Calvino sia a Parigi, luogo d’incontro dei più importanti scrittori e artisti dell’epoca, sia in Italia. Condivisero la curiosità per i diversi aspetti della cultura e della realtà. La passione civile (Calvino scrisse nel 1980 su Repubblica un articolo dal titolo Apologo sull’onestà nel paese dei corrotti). L’ironia. Li accomunò l’idea che solo la leggerezza può salvarci . E come nel racconto di Calvino Un generale in biblioteca anche i soldati di Baj sono convinti che la pace valga più di tutte le medaglie al petto e che le guerre siano un gioco assurdo.
Mentre stava lavorando alle Lezioni Americane, Calvino scrisse anche il suo ultimo racconto, Ricevimento al castello di Barbaj (per Enrico Baj), in occasione dell’esposizione dell’artista nell’estate del 1985 a Forte Bard, in Valle d’Aosta. In esso la scacchiera di Baj è vista come ” un cimitero di cianfrusaglie multicolori, un Mercato delle Pulci di dopo la fine del mondo, quando gli oggetti sparpagliati si risolleveranno in figure allucinate e prenderanno il posto degli esseri umani”.

 

Vedi video Rai3

Il 5 gennaio 1988 muore Giorgio Porreca, uno dei più autorevoli scrittori e giornalisti scacchistici italiani, Maestro internazionale a tavolino e per corrispondenza.

 SET SUCCESSIVO

Info_