Raku divenne popolare tra i vasai americani alla fine degli anni ’50 con l’aiuto di Paul Soldner. Gli americani mantennero il processo giapponese di cottura generale, cioè riscaldando rapidamente la ceramica a temperature elevate e raffreddandola rapidamente, ma continuarono a formare il loro stile unico di Raku. I risultati imprevedibili di Raku e il colore intenso, brillante e con molte sfumature attirarono molti vasai moderni. A seconda dell’effetto desiderato dall’artista, la ceramica viene immediatamente raffreddata in acqua o collocata in un bidone pieno di materiale combustibile, come giornali e segatura, e coprendo. (Da Wikipedia)

Graziella Bibo è un’artista polivalente che si cimenta in diverse espressioni figurative (Ceramica Raku, Cartapesta, Lavorazioni con vetri, Batik ecc) ma la sua vera passione è la Ceramica Raku, un’antica tecnica giapponese del XVI secolo praticata da generazioni di vasai per la produzione delle ciotole del tè. Sulla fine del XX secolo questa tecnica venne utilizzata anche in occidente.
Ecco il pensiero dell’artista: “La particolarità più simpatica oggi di fare Raku è data dal modo nuovo di operare sui pezzi quando vengono estratti incandescenti dal forno, dove invenzione e improvvisazione, accompagnate da una conoscenza dei vari materiali portano a creare oggetti ricchi di riflessi e colori particolari”. L’imponente scacchiera con figure di scacchi in stile medioevale è solo una delle numerose opere di Graziella Bibo. tra i suoi temi preferiti ricorrono spesso presepi, composizioni figurative da parete, lampade da tavolo, vasi ed altri oggetti sempre in ceramica Raku.
Graziella Bibo ha esposto le sue opere in diverse gallerie e manifestazioni ricevendo importanti riconoscimenti per la sua creatività e originalità. Attualmente opera presso il laboratorio sito nella sua abitazione, in provincia di Milano, dove cerca sempre nuove soluzioni artistiche che le consentano di esprimere la sua innata propensione all’espressione figurativa.

TORNA A SET ITALIA