Franco Rocco è nato a Roma nel 1939 è un architetto, designer, scultore e saggista. Scaccomatto è una scultura, un puzzle e un set di scacchi. Due cubi di ottone – uno cromato – sono già una scultura elegante e raffinata, ma ogni cubo è anche un complesso puzzle di elementi ad incastro che assemblano i 16 pezzi degli scacchi. L’autore con Scaccomatto ha messo in pratica quella che lui chiama “La via geometrica” e vuole essere un omaggio alla scuola del Bauhaus per la sua razionalità progettuale. La presentazione ufficiale di Scaccomatto è avvenuta in un contesto scacchistico molto prestigioso, il Campionato del modo di Scacchi disputatosi a Merano nel 1981 tra Anatoly Karpov e Viktor Korcnoj.
Fu Adolivio Capece, il più importante giornalista italiano di scacchi (ogni domenica teneva una rubrica di scacchi su Il Giornale), a presiedere la conferenza stampa. Aneddoto nell’aneddoto Franco Rocco la preziosa opera la regalò, tramite Adolivio Capece; proprio a Il Giornale di Indro Montanelli con la promessa che sarebbe andata al vincitore del match e così fu. Karpov vinse il titolo, la posta in palio, e questi preziosi scacchi.
Franco Rocco è lo storico degli scacchi che ha studiato il ritrovato manoscritto (Gorizia 2006) De ludo scachorum (sul gioco degli scacchi) scritto alla fine del 1499 dal matematico Luca Pacioli. Franco Rocco nel libro Leonardo e Luca Pacioli L’evidenza dimostra in maniera inconfutabile che Leonardo da Vinci, ottimo giocatore e problemista di scacchi, ha anche illustrato i problemi esposti con le figure innovative di splendidi pezzi da lui creati.